"Schweizer e i luoghi dell'Anima", rappresenta un viaggio nell'arte del noto artista di origini primierotte. Il percorso artistico da Mezzano a Primiero, è stato curato da Barbara Schweizer, figlia del noto artista: "Non si tratta di mostre antologiche - spiega la curatrice - ma abbiamo optato per due esposizioni 'emozionali', da interpretare comunque come un'unica mostra, diffusa.

LE MOSTRE

A Mezzano, si può rivivere - l'inizio, con alcuni importanti documenti esposti (foto, schizzi, appunti e opere), maggiormente legati al paese natale, con alcuni lavori giovanili. Ma c'è anche il grande pannello in legno e plexiglass realizzato per il Comune di Transacqua negli anni '90 e alcuni paesaggi, rigorosamente di Mezzano, oltre a pochi pezzi di design e alcune sculture anni '50 in terracotta". (Mezzano, Info Point Piazza Brolo fino al 30 settembre 2022 tutti i giorni 15.30 - 18.30).

"In un contesto storico di grande pregio come Palazzo Scopoli - continua Barbara Schweizer - è possibile conoscere una parte importante della sua vasta produzione. Il design, con la tavola nella stube, riallestita in veste estiva per l'occasione (dopo il
successo delle precedenti anteprime). Non mancheranno i progetti con i disegni preparatori del Palazzo del Cinema di Cannes, ma non solo. Spazio anche ad opere pittoriche varie e di diverse epoche, alla proiezione del nuovo documentario e ad altri realizzati in precedenza, oltre ad alcune
originali sculture". (Tonadico, Palazzo Scopoli 23 luglio - 11 settembre 2022 dal martedì alla domenica dalle 16 alle 19).


Le interviste


Il documentario

La figura di Riccardo Schweizer, rivive anche in un nuovo documentario di 30 minuti - ideato dalla Comunità di Primiero e realizzato da Sirio Film -, nel quale si raccontano le opere, la famiglia e l'arte. Dopo la prima proiezione a Mezzano, il video è stato trasmesso in tv, su Canale Italia (Nazionale). Per tutte le domeniche del mese di luglio, il documentario è in onda su Canale Italia Trento (Canale 19) domenica 17, 24 e 31 luglio alle ore 20.30. Nelle settimane successive, sarà diffuso anche su altre emittenti locali e regionali.
Il documentario si basa sull'analisi della sua vita, fatta da critici d'arte noti (Vittorio Sgarbi, Danilo Eccher e Maurizio Scudiero) con le testimonianze di chi lo ha conosciuto più intimamente (la moglie Dina Raveane e l'amico Luciano Zeni). Dal Primiero al Trentino, fino alla Costa Azzurra, passando per Venezia, vengono ripercorse le tappe artistiche dell'artista in un parallelo di immagini d'archivio, con la selezione di opere che vanno dagli anni '30 del novecento fino ai primissimi anni del nuovo millenio. Compaiono nel film rari stralci di interviste fatte allo stesso Schweizer, che aiutano a capire la profondità umana e culturale di un uomo energico e vitale, ma che al contempo celava umori cupi e crepuscolari. Il documentario è stato diretto da Francesco Tabarelli (Sirio Film Trento), mentre i testi sono del giornalista, Franco De Battaglia.